Periodo ottimale per la visita: | Tutto l’anno. |
Tasso di difficoltà | Turistico | Descrizione | |
Tempo necessario per la visita: | 1 ora. |
| La facciata |
| Il lato posteriore della chiesa con il campanile. |
| Un particolare degli affreschi. |
Descrizione Specifica del luogo: | La basilica di San Vittore presenta una facciata imponente, con muratura in granito a conci regolari, alleggerita nella parte superiore da una finestra a serliana secentesca, dagli archetti pensili e da un’apertura cruciforme.
Il portico è un’aggiunta ottocentesca. Un ossario con portico ad archi, costruito nel 1745, si apre a destra. Sulla parete sud, a sinistra del portale, è visibile un’iscrizione romana.
La torre campanaria, forse dell’architetto Giovanni Beretta di Brissago, fu iniziata nel 1524, come attesta l’iscrizione posta a sud, ma, forse a causa di una carestia, la sua costruzione terminò prima di essere completata nel 1527.
Nel 1932 la torre fu portata a compimento. La bella muratura regolare originaria è interrotta da un bassorilievo con San Vittore a cavallo che reca uno stendardo con la Trinità nella iconografia delle tre teste barbute, più tardi proibita dal Concilio di Trento. L’interno della basilica si presenta a tre navate separate da coppie di pilastri terminanti in tre absidi.
In quella centrale, in posizione rialzata, è posto il coro con l’altare del 1781 ornato da una scagliola; sotto di esso si apre la cripta. L’alto soffitto ligneo è stato ripristinato con i restauri e ha sostituito quello ottocentesco a volte. Nelle navate laterali si trovano cappelle con bella decorazione a stucco (1630-40).
Gli affreschi più interessanti si trovano sulla parete meridionale della navata centrale e mostrano alcune scene della Genesi. I dipinti si snodano su una fascia alta circa due metri e lunga una ventina e sono databili al 1140-1150 circa.
Altri affreschi, di epoca gotica, si trovano nella navata sud e nell’abside maggiore, dove un Seregnese, forse il maestro Cristoforo, ha dipinto nel 1467 un’Annunciazione e la figura di Dio Padre nella tipica cornice a trine.
La grande raffigurazione della Pentecoste nel coro è opera di un pittore nordico
(Hans Schmidt, 1583). Resti di affreschi cinquecenteschi, tra cui un San Lorenzo, si trovano pure nella cripta , qui si trovano anche 22 capitelli, di rara bellezza. Motivi geometrici e vegetali, teste umane e bestie fantastiche si susseguono in quello che è uno straordinario campionario di scultura romanica. |
Aspetti storici: | La chiesa romanica di S.Vittore a Muralto ha origini antiche (V-VI secolo); essa sorge dove un tempo esisteva una villa romana che successivamente (XI-XII secolo) fu trasformata in basilica. Nel 1152 è documentata come chiesa collegiata. L’intitolazione a San Vittore,
la cui devozione ha origine a Milano, testimonia che il cristianesimo arrivò nella zona di Locarno soprattutto da sud, attraverso le vie del lago.
La collegiata di Muralto divenne (e restò fino al 1816) la chiesa di tutta la pieve che comprendeva oltre a Locarno, le rive del lago dal Gambarogno a Ronco, il piano di Magadine le valli del Locarnese. |
Bibliografia: | www.ticino-tourism.ch. |
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