La fucilazione dei martiri di Fondotoce e la memoria dell’evento.

Il 20 giugno 1944 quarantatre partigiani prigionieri dei nazifascisti vengono costretti a raggiungere a piedi , partendo da Intra, la piana di Fondotoce dove avviene la loro fucilazione.

La memoria del tragico evento viene ogni anno ricordata con una fiaccolata che si svolge sullo stesso percorso effettuato dai quarantatre prigionieri.

I 43 sul lungo lago di Intra.

 

I 43 proseguono il loro camminoverso Fondotoce.

 

Cleonice Tomassetti.

 
Narrazioni:
Tra gli avvenimenti che hanno caratterizzato il periodo della Resistenza  a Verbania il più tragico e significativo è la fucilazione di 43 partigiani  avvenuta il 20 giugno 1944 a Fondotoce. I partigiani erano stati catturati nel corso di un rastrellamento effettuato dai nazi-fascisti nei giorni precedenti sulle montagne del Verbano. Tra essi vi erano anche una donna, Cleonice Tomassetti, ed un operaio di Intra, Marino Rosa, sorpreso mentre organizzava un’azione di sabotaggio. Da prima i prigionieri vengono portati nella cantina di una villa sul Lungo Lago di Intra, di proprietà della famiglia Caramora, dove si era insediato il comando nazifascista. Qui i partigiani vengono torturati. Alle 15 del 20 giugno i 43 prigionieri vengono prelevati da Villa Caramora e condotti dalle S.S. sul Lungo Lago di Intra. I partigiani vengono incollonnati, in testa  ci sono il tenente Ezio Rizzato e Cleonice Tomassetti  e altri due che sono costretti a sorreggere  un cartello con la scritta  “Sono questi i liberatori d’Italia oppure sono banditi?”. La colonna dei prigionieri è costretta a percorrere a piedi la strada che da Intra porta fino a Fondotoce attraversando i centri abitati di Intra, Pallanza, Suna e Fondotoce.  Alle 18 avviene nella piana di Fondotoce la fucilazione dei prigionieri. Nella notte uno dei partigiani, Carlo Suzzi, che non è morto ma è ferito in più parti, esce dal mucchio dei morti e fugge. In seguito, quando tornerà a combattere nella formazione Valdossola verrà soprannominato il “Quarantatre”. Ogni anno, nel giorno dell’anniversario, l’evento viene ricordato con una fiaccolata a staffetta che parte  intorno alle 22 da Intra e ripercorrendo la strada fatta dai 43 prigionieri giunge a Fondotoce al Parco della Memoria. IL passaggio della fiaccola è accompagnato dai rintocchi delle campane delle chiese di Intra, Pallanza, Suna e Fondotoce.Da alcuni anni  l’evento commemorativo è stato associato ad una manifestazione sportiva che si svolge allo Stadio dei Pini di Intra: una gara di corsa a squadre denominata “24 per un’ora”. La partenza della fiaccola avviene così dallo stadio anziché dal Lungo Lago.
Bibliografia:
E. Massara, Antologia dell’antifascismo e della resistenza nel novarese, Novara 1984.Orme di pietra, fascicolo pubblicato per il 40° anniversario della Resistenza dalla Sezione Soci Coop Verbania e dal Comitato per la Resistenza nel Verbano, Verbania 1985.

A cura di: Canzian Marcella