Periodo ottimale per la visita: | Tutto l’anno, sconsigliato solo nei periodi di innevamento. |
Tasso di difficoltà | Turistico | Descrizione | |
Tempo necessario per la visita: | 1 ora partendo da Cannobio e seguendo la mulattiera che porta sia a Viggiona sia a Carmine Superiore. |
| Molineggi e la bellissima vista sul Lago Maggiore |
Descrizione specifica del manufatto: | Là dove c’erano i mulini oggi è in atto una ristrutturazione degli edifici a scopo turistico. L’edificio con le macine che si trova sulla del rio Molinett, è diventato un’abitazione privata di un artista che ha utilizzato molte delle parti del mulino (macine, viti, ecc.) per creare delle opere d’arte che si trovano dislocate lungo il sentiero del paese. Anche molti altri edifici del piccolo nucleo sono stati ristrutturati o sono in corso di ristrutturazione a scopo residenziale. |
Narrazioni: | Così scrivono i ragazzi della classe II B (a.s. 1999/2000) dell’istituto comprensivo di Cannobio e valle Cannobina dopo un sopralluogo a Molineggi.
La visita ai mulini ha prodotto in noi la sensazione che quello è un mondo ormai irrimediabilmente finito.
Sui muri e nelle vicinanze delle costruzioni dei vecchi mulini siamo riusciti ancora a vedere qualche pezzo degli ingranaggi che riguardano l’attività molitoria di un tempo.
“Guarda, quello è un pezzo di una grande vite di legno!”
“Guarda, quell’asse sembra una parte di ruota!”
Venite qui, in questa fossa si vedono degli ingranaggi dentati, sono fatti di legno!”
Grida, richiami, espressioni di sorpresa mista a gioia per la scoperta di curiosi reperti che fanno lavorare la nostra fantasia e tornare indietro nel tempo….
… Ecco le voci degli abitanti del minuscolo villaggio dei Molineggi, il muggito delle mucche, il belare delle pecore, il verso delle galline e delle anatre nei pollai. E poi pianori verdeggianti e coltivati a ulivi, a viti se ne possono ancora osservare di vecchissime con tralci lunghissimi), a biada e ad alberi da frutto. Gente che va e gente che viene. Nelle cantine: botti di legno e damigiane, caspita ma se ne produceva di vino! E sarà stato anche buono vista la bella posizione dei terreni! E gerli per il fieno, e ceste per le castagne, ed ecco là sopra in un angolo una vecchia slitta di legno. Accipicchia, allora sì che nevicava!Ma oggi la moderna economia ci porta a vivere in modo diverso. Là dove cerano campi coltivati c’è tutto incolto, resta qualche prato, ma il bosco avanza. |
Connessione ad altri temi: | Via delle arti e dei mestieri. |
Cartografia: | Carta I.G.M. F.16 III S.E. della Carta d’Italia – Cannobio
Carta Nazionale Svizzera 1:50000 N° 286 Malcantone |
Bibliografia: | Bergamaschi C., La vita quotidiana in Valle Cannobina nell'ultimo secolo, 1997, Alberti libraio editore, Verbania. |
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