Periodo ottimale per la visita: | Tutto l’anno. |
Tasso di difficoltà | Turistico | Descrizione | |
Tempo necessario per la visita: | 2 ore circa. |
| Profilo altimetrico dell’itinerario |
| Alcuni autori dell’itinerario durante un sopralluogo |
| L’arrivo a Carmine superiore. |
Descrizione Specifica del luogo: | Il percorso inizia da Cannobio, è una via molto antica, significativa sotto l'aspetto turistico, paesaggistico e agro forestale. Essa lambisce le vie del lago, collegando minuscoli nuclei di case disseminate tra i
boschi. È a ridosso del versante settentrionale del monte Carza e segue le pieghe della montagna. Avviandosi dalla via Roccolo, in località Bagnara (245 mt s.l.m.), si può notare una cappella presso la quale potrebbe essere installato un pannello in cui si descrive la storia e l'origine di essa insieme ad altre brevi notizie di carattere storico geografico. Avanzando verso il sentiero ci si trova davanti ad un bivio da cui bisogna avviarsi verso sinistra, imboccando un sentiero stretto, tra due muretti che delimitano gli orti e i giardini delle ultime case del paese. Ci si alza poi fra campetti e bosco, Fino a trovarsi, poco più sopra, sulla costa della montagna sovrastante Cannobio, che si presenta con la bella, immagine di borgo affacciato sul lago. Qui è opportuno creare un posto di tappa con panchine, cestino porta rifiuti e pannello contenente la cartina con evidenziata la via e il punto di sosta, insieme a notizie su Cannobio di carattere storico, geografico, geologico e naturalistico. Si prosegue poi ancora, sempre salendo, godendo per buon tratto dell'incantevole vista del lago. Si giunge cosi a Solivo, (434 mslm) bel poggio prativo esposto al sole dove si nota un piccolo nucleo di case e alcune vecchie piante di viti ciò che resta di antichi vigneti che permettevano una buona produzione di uva. Attraversato il pianoro, circa a metà percorso sul lato a monte del sentiero, c'è una fontana da cui sorge acqua fresca.
Si potrebbe creare un punto di sosta con panchine, un cestino e un pannello contenente la piantina con la posizione del luogo, la spiegazione del toponimo e i nomi delle località (monti e paesi) che si vedono sulla sponda opposta del lago, a questo punto e opportuno anche installare anche un cannocchialeSi prosegue il percorso per alcune decine di metri e ci si immette su una strada consortile che è carrozzabile. Salendo dolcemente si arriva in località Mulineggi metri 454 s.l.m., un antico nucleo di case e mulini che sfruttavano la forza dell'acqua del Rio Molinetto per macinare i cereali
trasportati quotidianamente su e giù a dorso di mulo da Cannobio. Questo è durato fino alla 2° guerra mondiale. Oggi si può notare che tutte le case sono in fase di ristrutturazione per scopo turistico. Sono ancora ben visibili campetti sorretti da muri a secco con vecchie piante da frutta e viti; tutto intorno c'è il bosco che avanza sempre più e vanno a ridursi le aree a prato. Sul lato a lago del sentiero, sorge una piccola cappella con figure sacre realizzate con vecchio materiale ferroso riciclato. Poco più avanti, oltre la cappella, c’è un’area terrazzata sormontata da una antica macina di pietra collocata in verticale, intervento artistico recente, come simbolo dell’antica attività del luogo. Secondo noi questo potrebbe diventare un altro posto di tappa, con l’aggiunta di una panchina, di un cestino porta rifiuti e di un pannello con piantina e notizie di tipo culturale- etnografico e agro- forestale.
Si oltrepassa un ponte sul rio Molinetto e si entra in un bosco di castagni. Si prosegue lungo la mulattiera, innalzandosi con alcuni tornanti fino ad un bivio: sulla destra la mulattiera porta a Viggiona mentre sulla sinistra si apre nel bosco un sentiero che porta a Carmine superiore.
Si scende rapidamente con un dislivello di 150m., sempre nel bosco fitto di castagni misto a specie tipiche del lauretum e si arriva in un punto dove si possono osservare dei ruderi storici: sono le trincee cadorniane, di cui si possono notare molti resti lungo tutte le pendici del monte Carza. È opportuno attrezzare il punto con panchina, cestino e pannello con posizione geografica e informazioni sulla storia, sulla tipologia costruttiva, sul metodo di costruzione delle trincee nel primo Novecento.
Si prosegue sul sentiero che è tutto pianeggiante e dopo circa 15 minuti si raggiunge il piccolo borgo di Carmine Superiore (305 m s.l.m.).Arrivati all’ingresso del paese, si potrebbe aggiungere una panchina a quella che già c’è, con un cestino e un pannello che illustri la posizione geografica, la storia del paese e della chiesa, che è monumento nazionale, con notizie sulla pregevole arte dell’edificio sacro. Da Carmine Sup. si raggiunge, in poco più di 10 minuti, Carmine inferiore, situato poco più sotto, sulla strada nazionale n°34. |
Bibliografia: | Zammaretti A. La borgata millenaria di Carmine e la monumentale chiesa di S.Gottardo alle porte di Cannobio 2° edizione Cerutti, Intra 1977
Zammaretti A. Cultura, storia, arte e munificenza nella toponomastica di Cannobio Novara 1988
Albertella E. Carmine dei miei anni giovanili 1900-1920 tipografie Cerutti, Intra 1976
Ferrari E. Lago Maggiore, Val Cannobina Alberti libraio editore, Intra 1985
Pezzani, Grillo A piedi intorno al lago Maggiore Guide Iter. |
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