| |||||
I “Carmenit” ovvero gli abitanti di Carmine (Cannobio) All’inizio del secolo scorso, la popolazione dei Carmenit viveva con le scarse risorse della campagna e dei boschi. C’era molta povertà, per questo molte persone decisero di emigrare in America, Inghilterra, Francia e Svizzera. I proprietari di terre nella zona intorno a Carmine erano pochi, molti erano contadini che lavoravano a mezzadria; una parte dei prodotti andavano ai proprietari, e i contadini venivano ricompensati con legna, bachi da seta, latte ed uva. Unica risorsa era quella del latte che ogni giorno le donne portavano a Cannobio, percorrendo a piedi la distanza tra i due paesi con qualunque tempo. Anche i ragazzi dovevano recarsi a Cannobio per andare a scuola. Dovevano percorrere la strada due volte al giorno d’inverno, e quattro volte d’estate. D’inverno potevano mangiare la minestra che veniva preparata per i poveri e costava 3£ al mese. Ogni giorno dell’anno scolastico, finite le lezioni della mattina, gli scolari andavano dal fornaio a prendere una pagnotta (la mica) e andavano a mangiarla per la strada oppure sulla scalinata dell’albergo Savoia, ora albergo Cannobio. Al giorno d’oggi la realtà economica dei Carmenit è cambiata. La vita e le abitudini di chi abita oggi a Carmine non sono più quelle di un secolo fa. Prima di tutto va precisato che nessuno abita più a Carmine superiore in modo stabile. Solo d’estate il paesello si rianima ad opera di turisti italiani e tedeschi. Tutto l’anno è invece abitato Carmine inferiore e ciò perché le persone svolgono lavori per i quali è più comodo abitare vicino alla strada statale. Le attività praticate oggi riguardano il settore commerciale, i servizi e il frontalierato, per cui occorre spostarsi in macchina verso luoghi lontani da Carmine. 1. Quanti abitanti ci sono attualmente a Carmine Superiore? A Carmine Superiore da circa 4-5 anni non vi abita più nessuno, l'ultimo abitante, il signor Ezio è sceso a Carmine Inferiore per motivi di salute. L'antico borgo si ripopola, d'estate quando giungono turisti tedeschi e svizzero-tedeschi. 2. La popolazione di Carmine è diminuita rispetto a quando lei aveva la nostra età? Sì la popolazione è molto diminuita. 3. Abbiamo visto dei terrazzamenti quasi del tutto abbandonati, quali erano una volta le coltivazioni? Ogni abitante aveva il suo orto e inoltre dei vitigni di uva americana e uva nostrana dalla quale ricavavano il vino per tutto l'anno. 4. Esiste un costume tradizionale? No. 5. Quali coltivazioni esistono tuttora e quali sono scomparse? Oggi si coltiva qualche ortaggio e sono rimaste poche vigne, anni fa invece si coltivava anche il grano 6. Quali sono i vantaggi di abitare oggi a Carmine? Si vive in mezzo alla natura, questo è il vantaggio. Lo svantaggio è che quando viene l'alluvione le case sul lago si allagano.
7. C'è qualcosa di particolare che consiglierebbe ad un turista di ammirare a Carmine? Il meraviglioso paesaggio e la chiesetta di S. Gottardo. 8. Conosce qualche storia, leggenda o aneddoto? Sì, c'era un signore che di mattina portava in giro un asinello, e lo trattava come un cagnolino, sulla schiena aveva attaccato una cesta che serviva a trasportare la merce. Con l’asinello questo signore andava su e giù da Carmine Superiore, lungo la mulattiera. La descrizione del luogo, che rappresenta un invito alla sua visita, è stata realizzata dagli studenti della classe II B dell’ICSMEM di Cannobio nell’ a.s. 2002-2003 nell’ambito del progetto di creazione dell’ipertesto “Viaggio virtuale a Carmine Superiore”. | |||||
| |||||
A cura di: Daniela Boglioni |
|