Carmine Superiore (Cannobio) Carmine è un paesino dell'alto lago Maggiore situato fra Cannero e Cannobio, circondato da uno splendido ambiente naturale: davanti il lago dietro le montagne. In particolare la frazione di Carmine Superiore, raggiungibile solo a piedi, è il nucleo rurale medioevale meglio conservato di tutta la provincia. Il suo grande fascino è legato, oltre alle antiche origini, anche alla collocazione che lo vede immerso nel verde ma proteso su uno sperone roccioso verso il lago.
La descrizione del luogo, che rappresenta un invito alla sua visita, è stata realizzata dagli studenti della classe II B dell’ICSMEM di Cannobio nell’ a.s. 2002-2003 nell’ambito del progetto di creazione dell’ipertesto “Viaggio virtuale a Carmine Superiore”. |
Periodo ottimale per la visita: | Tutto l’anno. |
Descrizione | | Tasso di difficoltà | Turistico |
Tempo necessario per la visita: | Carmine Superiore si raggiunge solo a piedi e la via più breve è quella che parte da Carmine Inferiore sulla strada statale tra Cannero e Cannobio e che in circa 15 minuti porta alla piccola frazione.Tra andata e ritorno e visita al paese bisogna considerare almeno 2 ore. |
| L’antico borgo medievale di Carmine superiore |
| La chiesa dedicata a San Gottardo. |
| Stretto vicolo. |
Aspetti storici: | Non si sa chi abbia fondato Carmine, ma la sua origine risale al 900.
Una volta Carmine superiore era detta “La rocca” e serviva da difesa nei momenti di pericolo, un castello, costruito dalla stirpe dei Sassi sorgeva dove ora c’è la chiesa.
Lo storico cannobiese G. F. Del Sasso fa risalire il nome Carmine alla voce latina Culmen, ovvero Cacumen, che significa colmo, cima e sommità di un alto e grosso sasso. Si potrebbe anche risalire alla parola latina Carmen, che vuol dire verso, in effetti il luogo è così piacevole che potrebbe ispirare i poeti a scrivere versi.
Il paese di Carmine ha dato origine alla casata dei Carmine, molto numerosa anche a Cannobio, stirpe dedita più alle armi che alle lettere come si può notare nell’albero genealogico, i Carmine, al tempo delle fazioni, erano ghibellini. |
Narrazioni: | Filastrocca su Carmine Superiore
Carmen, Carmen sura a un sass
Poca gent ma tant fracass
I va dacord come can e gatt
U regna gnanca qui che nass
I bun i va i gram i resta. |
Descrizione Specifica del luogo: | Carmine è diviso in due nuclei: uno si chiama Carmine inferiore (206 metri s.l.m.) e si trova sulla riva del lago Maggiore, l'altro si chiama Carmine superiore (305 metri s.l.m. ) e si trova, poco sopra, sulle pendici del monte Carza, appoggiato su uno sperone di roccia che si protende verso il lago.
La salita da Carmine inferiore a Carmine superiore non è molto lunga, si tratta di una piacevole passeggiata di dieci minuti lungo un sentiero dal quale si gode un magnifico panorama sul lago e sui monti.
La descrizione che segue è relativa alla frazione più alta.
La cosa più interessante in questa contrada è la chiesa dedicata a San Gottardo cui è annesso un bellissimo campanile romanico. Il piazzale della chiesetta, ossia l’antico cimitero è stato ricoperto da lastre di pietra. L’inumazione delle salme ebbe luogo fin verso il 1870. Una volta, sotto l’affresco dell’adorazione dei Magi, erano leggibili i nomi di tutti coloro che erano stati sepolti, tali nomi sono stati cancellati dal sole e dalle intemperie.
L’unica strada che attraversa le due file di case che costituiscono la borgata ben presto si riduce ad una breve scalinata, tagliata nella roccia viva.
Dalla strada principale nasce un fitto reticolato di strette vie dove si possono notare dei massi coppellati.
Le case vennero costruite con dei massi uniti da cemento che poi ricoperti da un altro strato di cemento che col passare degli anni si è completamente sgretolato. I tetti erano di piode.
Sul lato sinistro dell’ingresso nel recinto della chiesa e dell’antico cimitero, si trova una grossa pietra con un’incavatura semisferica. Si tratta di quelle pietre che le popolazioni locali usavano anticamente per macinare l’orzo. Tale pietra era stata adattata ad acquasantiera per coloro che si accingevano ad entrare nel luogo sacro. Di tali pietre se ne trovano altre due o tre disseminate lungo l’unica strada che attraversa la borgata.
Ai lati della rupe sulla quale sorge il paesino, scorrono cinque ruscelli non molto ricchi di acqua, attorno si notano dei terrazzamenti sui quali, un tempo veniva coltivata la vite, ricchezza delle antiche popolazioni.
Gli stranieri, specie i tedeschi, conoscono questa terra ed il suo pregio storico e artistico assai più degli italiani. |
Bibliografia: | Zammaretti A. La borgata millenaria di Carmine e la monumentale chiesa di S.Gottardo alle porte di Cannobio 2° edizione Cerutti, Intra 1977
Zammaretti A. Cultura, storia, arte e munificenza nella toponomastica di Cannobio Novara 1988
Albertella E. Carmine dei miei anni giovanili 1900-1920 tipografie Cerutti, Intra 1976
Ferrari E. Lago Maggiore, Val Cannobina Alberti libraio editore, Intra 1985
Pezzani, Grillo A piedi intorno al lago Maggiore Guide Iter |
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