Palazzo Borromeo dell’Isola Madre (Stresa) Il Palazzo Borromeo è stato edificato sulla più grande delle Isole del Lago Maggiore per volere di Lancillotto Borromeo nel XVI sec.
Gli ambienti del Palazzo, allestiti a partire dal 1978 con arredi provenienti da varie dimore storiche della Famiglia, ospitano numerose opere d'arte, quali arazzi, mobili e quadri. Singolare e interessante inoltre è la collezione di marionette e teatrini dei secoli XVII, XVIII e XIX.
Il palazzo è circondato da un bellissimo giardino botanico, definito dallo scrittore francese Gustave Flaubert un paradiso terreste, che ha ospitato, e ospita, essenze vegetali rare ed esotiche originarie da ogni parte del mondo fra le quali si aggirano multicolori pavoni, pappagalli e fagiani. |
Periodo ottimale per la visita: | Periodo di apertura: tutti i giorni dal 29 marzo al 26 ottobre (i battelli per le Isole Borromee partono oltre che da Stresa anche da Baveno, Verbania, Laveno e Locarno)
Orario di apertura: da marzo a settembre dalle ore 9.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso)
In ottobre dalle ore 9.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso)
Tariffa ingresso: intero euro 8.00 - gruppi con più di 20 persone euro 7.00Ragazzi (6-15 anni) euro 4.00 - gratuito
per i ragazzi di età inferiore ai 6 anni.
Sono previsti sconti per visite che prevedono più località.
Possibilità di noleggio audioguida euro 2.50
Possibilità di visita guidata euro 20.00 (anche per gruppi)
Indirizzo e recapiti: per informazioni e prenotazioni per visite guidate:
tel ( 39) 323 30556
via internet www.borromeoturismo.it
Per gli orari dei battelli è possibile informarsi presso gli uffici turistici (ufficio turistico di Stresa tel ( 39) 322 30150) o la Navigazione del Lago Maggiore (WWW.navigazionelaghi.it ; tel ( 39) 322 233200; numero verde dall’Italia 800551801). |
Tempo necessario per la visita: | 30 minuti per il solo Palazzo. |
| L’Isola Madre vista dall’imbarcadero di Pallanza |
| Il Palazzo Borromeo sull’Isola Madre |
| Una sala del palazzo |
Descrizione Specifica del luogo: | Negli ambienti del Palazzo si trovano numerose opere d’arte quali arazzi, mobili e quadri.
Il salone d'ingresso è adornato con quadri e statue; vi si trovano i manichini dei remiganti con indosso le livree portate nelle grandi occasioni per condurre gli ospiti di riguardo sulle acque del golfo.
Il salottino, detto verde dal colore dei sontuosi arredi, è arricchito da importanti tele, sculture e preziosi mobili del'700.
Segue la galleria degli antenati, detta così per i ritratti di famiglia che vi sono esposti. La sala successiva è detta dei Papi: i Borromeo hanno infatti dato alla Chiesa
romana quattro pontefici e nove cardinali.
La sala delle Battaglie è dedicata a Federico Borromeo, valoroso guerriero del '700.
Nella sala della biblioteca sono conservati molti libri provenienti dalla biblioteca personale della contessa Clelia Borromeo del Grillo, famosa per gli studi scientifici da lei intrapresi.
Uno scalone interno conduce al secondo piano, sul quale troviamo uno dei tre teatri delle Marionette allestiti a palazzo Borromeo. Due erano "riservati" a spettacoli per adulti, il terzo invece a quelli classici per i bambini. Singolare e interessante è certamente la collezione di marionette dei secoli XVII, XVIII e XIX che facevano parte dei famosi teatrini di casa Borromeo.
Una delle grandi camere da letto è stata fedelmente ricostituita con i mobili e tessuti dell'epoca.
La sala delle bambole raccoglie una importante collezione di pezzi di provenienza francese e tedesca databili tra la fine del '800 e i primi del '900.
La sala delle quattro stagioni accoglie l'arazzo di Federico Borromeo con gli stemmi di famiglia e un prezioso tavolino ottagonale lavorato in pasta di marmo. |
Aspetti storici: | Anticamente l’Isola Madre era chiamata Isola di San Vittore per la presenza sull’isola di una cappella dedicata al Santo.
I primi lavori di trasformazione dell’Isola in luogo di residenza privata, furono realizzati dal Conte Lancillotto Borromeo agli inizi del secolo XVI; l’attività di edificazione proseguì con Renato I Borromeo che si avvalse della consulenza di importanti architetti quali Pellegrino Tibaldi, il Crivelli e Filippo Cagnola.
Alla fine del secolo XVIII il luogo aveva assunto l'aspetto che sostanzialmente conserva ancora oggi.
L'ultima grande opera architettonica intrapresa fu la Cappella di famiglia, voluta a partire dal 1858 da Vitaliano IX ad opera dell'architetto Defendente Vannini.
Per volontà della principessa Bona Borromeo il palazzo è stato fatto restaurare e arredato con mobili provenienti da varie dimore storiche della famiglia.
L’apertura al pubblico è del 1978. |
Narrazioni: | "La voce cominciò a girare nell'estate del 1769, quando Mozart, che aveva appena compiuto tredici anni, scese per la prima volta in Italia dove diede una serie di concerti. Tutto il bel mondo d'Europa era in movimento e nel palazzo dei Borromeo era un continuo andare e venire di ospiti, che il conte Federico riceveva dando, in loro onore, feste e banchetti di straordinaria ricchezza. Fu appunto per questo che nel popolino corse la notizia straordinaria: il conte aveva trovato un tesoro. In realtà tutte quelle spese erano state sostenute con il concorso della cassa privata del conte, perché il tesoro, purtroppo, non era che una leggenda. Comunque, da allora, c'è sempre stato qualcuno sorpreso a scavare nel giardino, con la speranza di mettere le mani sulla favolosa fortuna, e sembra che la storia non sia ancora finita. Qualche anno fa, nel 1992 toccò a un tedesco che si era nascosto sull'isola: nella borsa aveva una vanga, e non voleva spiegare perché." |
Bibliografia: | Grassi V. - Mannini C., Stresa – Baveno – Isole Borromee, Alberti Libraio Editore, Verbania
Bruschini G., Stresa nella clessidra dei secoli, Alberti Libraio Editore, Verbania
De Vit V., Il lago Maggiore, Alberti Libraio Editore, Verbania. |
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