Il terzo ponte sul San Bernardino Del terzo ponte sul San Bernardino se ne è parlato per decenni.
Si tratta di un’opera importante dal punto di vista viabilistico, in quanto ridistribuisce in modo più omogeneo il traffico della città, fra Intra e Pallanza, prima prevalentemente concentrato sulla strada lacustre. Connota, inoltre, Verbania anche dal punto di vista urbanistico, rinsaldando i due quartieri Sassonia e Sant’Anna, che vengono strettamente collegati con quest’opera. |
Periodo ottimale per la visita: | Tutto l’anno |
Tasso di difficoltà | Turistico | Percorso adatto a portatori di Handicap | si | Descrizione | |
Tempo necessario per la visita: | occorrono pochi minuti per attraversarlo a piedi. |
| Gli archi in carpenteria metallica,gennaio 2004. |
| Vista del Terzo ponte da Intra alta. |
| Le fasi iniziali,marzo 2003. |
| Le prime strutture in cemento armato,settembre 2003 |
| Il Terzo ponte, vista verso Verbania Intra. |
| Il Terzo ponte gremito di gente di Intra e Pallanza, accorsa all'inaugurazione del 2 maggio 2004.Il primo veicolo ad attraversarlo è stata un ambulanza,(vedi foto), accorsa per un malore di un presente,"forse l'emozione". |
Descrizione specifica del manufatto: | Il ponte, è a campata unica; è lungo 83 metri, con una larghezza utile complessiva di 14.
E’ sostenuto da due enormi archi che poggiano su piattaforme laterali costruite su 44 micropali ed è posizionato un metro sopra la piena massima ipotizzabile.
L’altezza degli archi al centro è di 11,50 metri.
La carreggiata stradale è costituita da due corsie di 3 metri con banchine, una pista ciclabile di 3 metri e un passaggio pedonale di 3 metri, sul lato opposto della pista ciclabile.
L’accesso viario al ponte è organizzato da due rotonde sui due argini.
La soluzione di un ponte a campata unica con struttura ad arco è stata scelta perché mantiene integro l’alveo del fiume. Infine l’immagine architettonica, assai ardita, richiama in chiave moderna il vecchio ponte del Plusc, più a monte.
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Aspetti storici: | Naturalmente il ponte, per ora, può contare solo sulla breve storia della sua costruzione.
Esiste, invece, la storia delle idee, delle necessità e degli uomini che si sono resi conto di questa grande utilità e hanno lavorato per la sua realizzazione.
La prima proposta del terzo ponte sul torrente San Bernardino risale al primo Piano Regolatore (1942) appena costituita la città di Verbania., redatto dall’architetto Calza Bini, allora Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Attraverso successive elaborazioni di Piani Regolatori, sempre firmati da insigni urbanisti, tra i quali (1972) l’architetto Giovanni Astengo, docente all’Università di Ca’ Foscari, a Venezia e Assessore
Regionale del Piemonte, è stato concepito con lo scopo di integrare le due parti della città che si affacciano lungo il torrente San Bernardino.Il terzo ponte ha un’evidente influenza, non solo viabilistica, ma sull’intera organizzazione urbanistica del territorio cittadino, infatti permetterà di collegare due quartieri storici, la Sassonia e San
Anna con le loro numerose attività commerciali ed il mercato del sabato.
In passato il ponte del Plusc e il ponte alla foce del S.Bernardino hanno rappresentato motivo di orgoglio e ritrovato legame tra le comunità di Pallanza e Intra.
Oggi con la sua struttura tecnologica architettonicamente modernizzante, il ponte unisce ulteriormente gli abitanti delle due sponde verbanesi.
E’ stato inaugurato il 2 maggio 2004 e dedicato alle vittime civili e militari italiane nel mondo. Molta gente, alla presenza delle autorità, era presente alla manifestazione. |
Connessione ad altri temi: | Storia e sviluppo della città. Altri ponti sui due torrenti, San Giovanni e San Bernardino. |
Bibliografia: | . Comune di Verbania
Verbania Informazioni – Periodico del Comune di Verbania – dicembre 2003
2. Circolo culturale Riccardo Lombardi
Il terzo ponte Verbania 1998. |
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