La Centrale idroelettrica di Ramolino a Cossogno

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La Centrale è situata in località Ramolino e sfrutta le acque del Rio Aureglio e di altri rii minori.


Inizialmente furono realizzati due gruppi  uno da 400 kW e uno da 130 kW, che venivano messi in produzione a seconda della disponibilità d’acqua.


L’energia veniva messa in rete per servire il paese di Cossogno e i piccoli opifici presenti sul territorio comunale.


Per affrontare le richieste di energia  elettrica sempre più in crescita la SACEA , nel 1954, presentò un progetto di ampliamento dell’impianto. Venne realizzata una seconda condotta che convogliava l’acqua di sei rii posti nei comuni di Miazzina, Cambiasca e Verbania in una nuova diga costruita sotto l’Eremo di Miazzina..

Periodo ottimale per la visita:In ogni momento dell’anno salvo nevicate durante il periodo invernale. La visita alla centrale deve essere richiesta alla Direzione.
Tasso di difficoltàTuristico
Descrizione
Tempo necessario per la visita:In venti minuti, da Verbania si giunge alla centrale più il tempo necessario per la visita.

La centrale di Ramolino.

 

La centrale di Ramolino a Cossogno e il rio Aurelio.

 
Descrizione specifica del manufatto:
Questa centrale idroelettrica è stata costruita nel 1930 ad opera della SACEA (Società Anonima Cooperativa Elettrica  Arizzano), sfruttando, i salti d’acqua costruiti artificialmente sul Rio Miazzina.  Nel 1954 venne realizzata una seconda condotta che convogliava le acque di sei rii posti nel territorio tra Miazzina e Cossogno.
La Centrale è, attualmente, di proprietà della Gianazza Angelo S.p.A. e fornisce energia all’ENEL. L’impianto, rientrato in funzione con due gruppi da 435 kW e da 863 kW, venne potenziato nel 1998 fino a 1200kW. Ultimo potenziamento fu quello realizzato nel 2000 per poter convogliare le acque del rio Ganna nel bacino sotto l’Eremo di Miazzina. Si tratta di energia pulita di una potenza di circa 1700 kW che soddisfa praticamente le necessità delle forniture elettriche del paese di Cossogno.Ad oggi in un anno di media piovosità l’impianto riesce a produrre circa 5.000.000 di kwh.
Aspetti storici:
Il primo progetto per la derivazione del Rio Aureglio in Cossogno è datato 18 settembre 1926. Il progetto a firma  dell’Ing. Catalisano Giuseppe di Milano prevedeva la costruzione di una centrale idroelettrica a valle del paese di Cossogno. Tale impianto, successivamente denominato “Ramolino”, convogliava le acque verso la centrale mediante una condotta forzata che attraversava il paese di Cossogno e quello di Ungiasca. Il bacino di raccolta delle acque venne costruito a monte di Ungiasca a quota 796 m sul livello del mare: La sala macchine, costituita originariamente da due gruppi di produzione, venne costruita nella piana di Ramolino a 260 m sul livello del mare in modo da ottenere un salto di circa 536 m. La centrale è stata potenziata nel 1954, aggiungendo alla derivazione originaria  dal Rio Aureglio, che alimenta l’invaso di Ungiasca, altre captazioni di rii minori,  le cui acque vennero convogliate nell’invaso di Miazzina, in località “La Crosa”. A seguito della nazionalizzazione dell’energia elettrica (1962) la centrale venne incorporata nell’ENEL (1967). Essa rimase in servizio dal 1931 al 1969, anno in cui l’ENEL cessò la produzione, considerato il modesto apporto energetico. Nel 1989 la Gianazza Angelo S.p.A. rilevò la concessione in base alla legge per la incentivazione delle piccole centrali idroelettriche. La legge fu promulgata a seguito della crisi petrolifera che aveva investito l’Europa nel 1973 e costretto alle “domeniche senza auto” per risparmiare benzina.  La centrale, ritornata in servizio nel 1995, fornisce all’ENEL l’energia elettrica prodotta.
Connessione ad altri temi:
L’Aquamondo,  il sistema delle rogge e il mulino di Cossogno
Bibliografia:
Documentazione di Verbania Documenti (VB/doc), associazione di ricerca storica.

A cura di: Carlo Ramoni