Il contrabbando prende questo nome perché questa attività andava contro i bandi delle autorità, ma tra i montanari non era, generalmente, considerato un reato e nei confronti di chi lo praticava ci fu sempre una silenziosa protezione, se non addirittura, aperta collaborazione.
Il percorso descritto, inizia dalla Val Cannobina (prossima al confine svizzero), prendendo come punto di partenza Gurrone.
Anche dai paesi delle limitrofe valli del Verbano (Val Grande, Valle Intrasca), i contrabbandieri potevano raggiungere Gurrone dai passi situati lungo la dorsale che dal lago risale fino ai contrafforti del Monte Zeda. Da Passo Folungo, Pian Puzzo, Piazza/Sant’Eurosia, scesi in Val Cannobina, risalivano a Gurrone.