Già negli ultimi decenni del 1800 lo Stato Maggiore del Regio Esercito aveva fatto presente la necessità di una fortificazione che permettesse di proteggere adeguatamente il confine con la Svizzera, ma sia per l'incertezza politica, che per la travagliata economia dell'Italia dell'epoca, nessuno dei progetti presentati venne mai avviato.
All'avvicinarsi della prima guerra mondiale, la minaccia su questa zona divenne sempre più reale e probabile, visto che la neutrale Svizzera non sarebbe stata un ostacolo se l'armata austroungarica avesse avuto l'intenzione di aprire questo fronte con l'Italia settentrionale.
Nel 1911 vennero iniziati, sotto la direzione del Genio Militare di Milano, dei lavori di rafforzamento della zona che vennero proseguiti ampliando le fortificazioni fino al 1916.
Il Generale Luigi Cadorna, in poco più di un anno, completò la linea difensiva precedentemente precostituita.
Alla costruzione presero parte oltre 20.000 muratori, scalpellini, portatori ecc... molti di loro locali e fra questi anche parecchie donne che trasportavano materiali e rifornimenti.