La cannuccia da palude o Phragmites australis è una pianta monocotiledone della famiglia delle Graminaceae che vive in ambienti paludosi e acquitrinosi.
Nella riserva di Fondotoce si trova uno dei più grandi canneti rimasti sul Lago Maggiore.
Pianta perenne, ha un fusto duro e flessibile, nodoso e non ramificato, alto fino a tre - quattro metri. Il fusto è ancorato al fondo con radici sotterranee che formano un reticolo nel fango del fondale.
Le foglie, caduche, sono di colore grigio-verde, lanceolate e appuntite, con margine tagliente; sono larghe fino a cinque centimetri e lunghe fino a trenta centimetri e circondano il fusto con una lunga guaina.
I fiori sono disposti in pannocchie erette o leggermente pendenti, alte fino a quaranta centimetri, di colore violetto o bruno, costituite a loro volta da spighette di tre - sei fiori ciascuna. Fiorisce da luglio a settembre e i frutti maturano verso gennaio e sono piuttosto rari.
I fusti di questa pianta hanno avuto in passato un vastissimo utilizzo: grazie alle buone proprietà meccaniche venivano utilizzati per realizzate stuoie e graticci ed erano impiegati nelle costruzione dei soffitti (i plafun da canèt).
A Fondotoce, sino alla fine degli anni cinquanta, nella tarda estate si praticava anche il taglio delle parti sommitali delle canne completamente fiorite (i piumit). Riunite a mazzetti servivano per fabbricare piumini e scope.
Oggi la cannuccia di palude è utilizzata in interventi di ingegneria naturalistica e per la realizzazione di impianti di fitodepurazione.