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La trota

Le trote sono presenti nel Lago Maggiore ma anche nei torrenti immissari. Le trote che vivono nei due diversi habitat, trota di lago e trota di torrente, assumono un aspetto differente, tuttavia non si ritiene che il tipo lacustre sia una specie a sé ma che costituisca un ecotipo, cioè un adattamento al particolare ambiente in cui vive.


Un altro tipo di trota presente nella zona, trota iridea, non è autoctono ma è stata introdotta dall’uomo.


Trota fario

 

Trota iridea

 
Descrizione specifica del manufatto:
Con la denominazione comune “trota” si identificano diverse specie di pesci della famiglia dei salmonidi. Nelle acque lacustri vive la trota di lago (Salmo lacustris), si ritiene però che questa non costituisca una vera e propria specie ma che sia un adattamento della Trota fario (o trota di torrente) ad un particolare ambiente. Le trote di lago si differenziano da quelle che vivono nei torrenti perché il corpo degli esemplari adulti è più tozzo. I salmonidi sono pesci che vivono in acque fredde ed ossigenate; si caratterizzano per il corpo slanciato, la presenza di una seconda pinna dorsale, dalla bocca terminale munita di numerosi denti conici, da piccole squame cicloidi e dall’assenza di ovidotti. Dorsalmente il corpo è grigio verdastro mentre i fianchi e il ventre sono più chiari. Sono presenti sul dorso numerose macchie brune e rosse. Le trote che vivono nel lago sono mediamente lunghe 40-50 cm ma se ne possono trovare anche esemplari di dimensioni notevoli: 1 m di lunghezza e 15 kg di peso. Nei torrenti invece le dimensioni sono minori. Le trote sono, in tutti gli stadi della loro esistenza, animali predatori, si nutrono di piccoli crostacei, larve, molluschi e pesci piccoli. La caccia avviene nelle ore del giorno in cui l’intensità della luce solare è minore. La riproduzione avviene in autunno. Le acque più fresche e l’accorciarsi del giorno stimolano le femmine a compiere vere e proprie migrazioni per raggiungere il luogo ideale per la deposizione delle uova. Le trote di lago in questo frangente migrano verso i torrenti immissari. Le caratteristiche del luogo in cui avviene la deposizione sono: bassa temperatura (5-10° C), fondo ghiaioso, corrente debole e costante. La femmina scava nella ghiaia con dei colpi di coda e depone le uova che rispetto a quelle degli altri pesci sono più grandi ma molto meno numerose. Il maschio feconda le uova man mano che fuoriescono e poi le ricopre nuovamente con la ghiaia. La schiusa avviene dopo circa 40 giorni, gli esemplari raggiungono la maturità sessuale dopo circa 4 anni. Un altro tipo di trota che è possibile trovare nel lago e nei torrenti è la trota iridea (Salmo gairdneri), a differenza delle precedenti non è autoctona ma è stata introdotta dall’uomo, è originaria del Nord America. Si differenzia dalle specie locali per la forma più appiattita del corpo e per le puntinature presenti anche sulla pinna caudale. Questo tipo di trota si riproduce naturalmente con difficoltà, gli avannotti sono ottenuti con la fecondazione artificiale e introdotta dall’uomo nei corsi e negli specchi d’acqua. La trota iridea è meno esigente della specie autoctona, vive anche in acque più calde e meno ossigenate; se immessa nei torrenti tende a spostarsi a valle. Le due specie, quella autoctona e quella introdotta dimostrano una certa incompatibilità.La trota per le sue carni ha un valore commerciale alto.
Bibliografia:
G. Forneris, Piemonte. Acque-Pesci-Pesca, Edizioni Eda, Torino 1984. Condè Nast Travaller , marzo 2002: Grandi Laghi d’Italia/1, Lago Maggiore, Lago d’Orta, Lago di Mergozzo, monti e valli dell’Ossola, Ed Condè Nast S.p.a. Milano.G.Giussani, Appunti sulla fauna ittica d’acqua dolce, C.N.R. Istituto Italiano di Idrobiologia, Verbania, 1994.

A cura di: Canzian Marcella