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I castelli di Cannero

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A nord dell’abitato di Cannero, a qualche centinaio di metri dalla riva, si trovano due isolotti rocciosi occupati dalle rovine  della Vitaliana una rocca fatta costruire dai Borromeo nel sedicesimo secolo sui resti di un precedente fortilizio quattrocentesco eretto dai fratelli Mazarditi, briganti provenienti da Cannobio.

I Castelli di Cannero costituiscono un tratto distintivo e carico di fascino del paesaggio di Cannero.
Periodo ottimale per la visita:Estate.
Tasso di difficoltàTuristico
Descrizione
Tempo necessario per la visita:1 ora.

I castelli visti da Cannero.

 

Un locale interno del castello.

 

I ruderi della vitaliana.

 
Descrizione Specifica del luogo:
I Castelli di Cannero sono costituiti dalle rovine di un’antica fortificazione, la Vitaliana, costruita su tre isolotti antistanti Cannero e Cannobio.
Aspetti storici:
I Castelli di Cannero furono costruiti tra il 1200 e il 1300 d.C. e vennero denominati “Malapaga”. Alla fine del XIV secolo i cinque fratelli Mazzarditi invasero Cannero e si impadronirono della fortificazione sugli isolotti antistanti il borgo. Approfittando delle discordie esistenti a Cannobio tra Guelfi e Ghibellini, i Mazzarditi, attorno al 1403 attaccarono anche questa cittadina lacustre impossessandosi del pretorio comunale. Nel 1414 Filippo Maria Visconti, duca di Milano, scaccio con un esercito di cinquecento uomini i Mazzarditi da Cannero e rase al suolo la Malapaga. Circa trent’anni dopo gli isolotti furono ceduti alla famiglia Borromeo che vi fece edificare la rocca denominata Vitaliana terminandola nel 1526.Non molti anni più tardi cominciò la decadenza della fortificazione che venne abbandonata e divenne rifugio per i pescatori e i contrabbandieri.
Bibliografia:
AA.VV. 2003 Cannero Riviera tra lago e monti. L’Alto Verbano. Ambiente, itinerari, cultura, Comunità Montana Alto Verbano – Tararà, Verbania, 1998 Conoscere la Val Grande, l’Alto Verbano e la Valle Intrasca, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990.Lago Maggiore, APT Lago Maggiore, A.Lazzarini Editore Stresa.

A cura di: CANZIAN