Nasce a Intra il 3 Dicembre 1843 dal calzolaio Francesco e dall’ostetrica Elisabetta Franzosini.
Apprende i primi elementi del disegno e della pittura da Luigi Litta e nel 1856 ottiene l’iscrizione alla Scuola di Disegno della I.R. Accademia di Brera.
Dal 1858 al 1860 frequenta il corso biennale di disegno all’Accademia Albertina di Torino; dal 1861 al 1863 la scuola del Bertini presso l’Accademia di Brera. Nel 1864 viene ammesso alla Scuola di pittura di Andrea Gastaldi presso l’Accademia Albertina. Dal 1856 al 1868 tiene studio a Intra; nel 1868 si trasferisce a Milano dove partecipa alla Scapigliatura. Nel 1873 torna a Intra e frequenta la Villa della famiglia Troubetzkoy presso Ghiffa, con cui tiene rapporti di amicizia.
Tiene studio anche a Milano e nel 1874 espone a Brera il dipinto I tre fratelli Troubetzoy nella serra.
Dal 1877 al 1879 lavora in Inghilterra, a Londra e nei dintorni. Nel 1880 espone a Brera 13 dipinti. Nel 1881 inizia per l’artista un periodo di crisi, segnato da fasi alterne di inerzia e di attività. Dal 1885 al 1886 soggiorna alle isole di Brissago, ospite dei coniugi Saint-Lèger.
Vive poi in solitudine a Intra, dove muore il 29 Ottobre 1889.
Daniele Ranzoni contribuisce in modo decisivo all’evoluzione della pittura lombarda, nel genere del ritratto. Rinnova il linguaggio figurativo secondo le ricerche e le tendenze artistiche “scapigliate” che si sperimentano in quegli anni a Milano; evocando il personaggio ritratto come fatto luminoso e disgregandone la forma, modellata nella materia più vibrante del colore, per fonderla nell’atmosfera circostante. La sua nuova sensibilità lo pone come precursore e maestro ideale dei paesaggisti suggestivi, che sono esposti nella Pinacoteca.
Il Museo del Paesaggio vuole riprendere e fare proprio il progetto formulato nel 1911 da Renzo Boccardi, di realizzare una SALA RANZONIANA, ove raccogliere dipinti, disegni, documenti. Alla realizzazione contribuiscono, per ora, quanto pervenuto nel 1939 dalla Sala Storica Intrese e i dipinti acquistati negli ultimi anni, come i ritratti dei coniugi Orsenigo e il ritratto del bambino Borioli.
Il restauro e l’allestimento della sala dedicata a D. Ranzoni sono stati realizzati con il contributo della BANCA POPOLARE DI INTRA.