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Giardino Botanico Alpinia (Gignese) Nel giardino si possono ammirare più di mille specie botaniche provenienti da varie parti del mondo. Inoltre il Giardino Alpinia è collocato in splendida posizione su una balconata che lascia godere di una vista unica sul Lago Maggiore, sulle isole Borromee e sulle montagne circostanti. | Periodo ottimale per la visita: | Apertura al pubblico: da aprile a ottobre (aperto tutti i giorni - orario continuato )
Orario: dalle 9.30 alle 18.00
Telefono: 0323 20163
Ingresso: Adulti: 1,50 euro; ragazzi (4-12 anni) 1,20 euro; gruppi (min 20 persone) 1,20 euro.
Il Giardino Alpinia si può raggiungere da Stresa con la splendida e panoramica funivia Lido di Carciano - Mottarone, scendendo alla fermata intermedia in località Alpino, oppure in auto percorrendo la strada che sale alla vetta del Mottarone. |
Descrizione | | Tasso di difficoltà | Turistico |
Tempo necessario per la visita: | 1 ora. |
| L’incantevole vista che si gode dal giardino |
| Un tratto di passeggiata all’interno del giardino botanico
(immagine tratta dal sito del Giardino Alpinia)
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| Polygala mayor: una delle oltre mille specie che si possono ammirare nel giardino (immagine tratta dal sito del Giardino Alpinia |
Descrizione specifica del manufatto: | Il Giardino Botanico Alpinia è un luogo da non perdere sia per l’incantevole vista sul Lago Maggiore e sulle Montagne, sia per la ricchissima collezione vegetale.
Gradevolissima è la passeggiata che si sviluppa nei 40.000 mq del giardino e che portano ad ammirare le specie vegetali ognuna delle quali contrassegnata da un cartello con nome e luogo di provenienza.
Le specie botaniche più rappresentate ad Apinia sono quelle provenienti dal piano alpino e subalpino delle Alpi. Si possono altresì osservare specie provenienti dal Caucaso quali: Abies nordmanniana, Eryngium giganteum, Heracleum mantegazzianum, e da Cina e Giappone come Cotoneaster horizontalis, C. lactea, Rhodotypos kerrioides. Alcuni generi sono molto ben rappresentati; tra questi i generi Artemisia (A. atrata, A. borealis, A. campestris, A. chamaemelifolia, A. genipi, A. Umbelliformis, A. vallesiaca) Campanula (C. bononiensis, C. excisa, C. glomerata, C. spicata, C. thyrsoides) Centaurea (C. bracteata, C. cyanus, C. montana, C. phrygia, C. scabiosa, C. triumfetti) Dianthus (D. alpinus, D. carthusianorum, D. seguieri, D. sylvestris), Geranium (G. argenteum, G. macrorrhizum, G. phaeum, G. pratense, G. sanguineum, G. sylvaticum) Silene (S. alpestris, S. dioica,
S. rupestris, S. saxifraga, S. vallesia).
Sul lato est del giardino si sviluppa una comoda ed interessante passeggiata naturalistica che consente di ammirare pregevoli esemplari di specie arboree ed arbustive tra cui Acer pseudoplatanus, Arando donax, Betula pubescens, Cytisus scoparius, Fagus sylvatica, Frangula alnus, Fraxinus excelsior, Juniperus communis, Laburnum anagyroides, Lythrum salicaria, Sorbus aria, S. aucuparia, ed una zona umida ricca di Caltha palustris, Iris pseudacorus, I. sibirica, Myosotis scorpioides, Salix sp.pl., Scirpus sylvaticus, Silphium perfoliatum, Typha latifolia.
Interessante è anche la presenza di una fonte di acqua oligominerale che invita i a una breve sosta ristoratrice.
Altro elemento dipregio del giardino è la vista che può spaziare sul Lago Maggiore, sulla Pianura Padana, sul Golfo Borromeo con le sue celebri isole, sul pittoresco Lago di Mergozzo, sul laghi del varesotto e sul semicerchio di oltre 150 km di montagne che racchiudono anche il Parco Nazionale delle Valgrande.
Un pannello fotografico aiuta a riconoscere le principali cime tra cui il Monte Togano (2301 m), la Cima Laurasca (2193 m), il Monte Pedun (2111 m), il Monte Zeda (2156 m), il Gruppo dell'Adula, il Disgrazia (3678 m) le Grigne e il Monte Legnone (2609 m).
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Aspetti storici: | Il Giardino Botanico Alpinia fu istituito nel 1934 con formale atto presso il Comune di Stresa, da Igino Ambrosiani e Giuseppe Rossi e fino al termine del periodo fascista si chiamerà "Duxia". Henry Correvon, fondatore nel 1889 del Giardino alpino "La Linnea" in Val d'Entremont (Svizzera), in una conferenza tenuta a Milano nel 1934 presso l'Aula Magna del liceo Beccaria, affermò: "Ho visto dove Duxia nasce, ho visto molti bei luoghi d'Europa e d'America, dichiaro che il belvedere dell'Alpino è il più bello del mondo. Mi hanno detto che esagero, nego l'esagerazione". |
| A cura di: Daniela Boglioni | |