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Musei del Monte Verità (Ascona) Sulla collina alle spalle dell’abitato di Ascona si trova il Monte Verità. Qui agli inizi del 1900 si stabilì una colonia utopica, naturista e vegetariana. Il luogo, dal 1964 di proprietà del Canton Ticino con il vincolo di restare luogo di manifestazioni artistiche e culturali di rilievo, oggi ospita un centro culturale e un percorso museale articolato in tre edifici che furono le abitazioni degli aderenti al movimento. | Periodo ottimale per la visita: | Periodo e orario di apertura: Aprile/maggio/giugno/settembre/ottobre Martedì-domenica 14.30-18.00 Luglio/agosto Martedì-domenica 15.00-19.00
Tariffa ingresso: fr. 6.- /gruppi, studenti, militari e AVS fr. 4.-.
Indirizzo e recapiti: Fondazione Monte Verità, 6612 Ascona (CH)Musei : Tel.+ 41 91 791 03 27 – Fondazione Tel.+ 41 91 791 01 81. fax 091 780 51 35 |
Tempo necessario per la visita: | 2 ore. |
Descrizione Specifica del luogo: | Immerse in un grande parco si trovano gli edifici che formano il centro culturale e il percorso museale del Monte Verità. Visitabili sono tre principali strutture: Casa Anatta, Casa Selma e Chiaro mondo dei beati.
Casa Anatta (che significa anima) è un edificio in legno di tre piani costruito nel 1902; in origine fu l’abitazione e la sede della cooperativa vegetariana. La costruzione, molto originale per l'epoca di costruzione, è stata pensata in legno con tetto piatto, pareti doppie, porte scorrevoli e volte a botte in tutte le camere.
Dal 1981al suo interno è allestita una mostra che illustra con foto, documenti e oggetti le vicende del luogo e delle sue utopie (riforma della vita, anarchia, utopia sociale, teosofia, psicologia, mitologia, danza, musica, letteratura).
Casa Selma è una tipica capanna aria-luce usata dagli aderenti al movimento; oggi ospita testimonianze sulla vita del Monte Verità
Chiaro Mondo dei Beati è la ricostruzione, realizzata nel 1986 dall’ arch. Christoph Zürcher, di un originario padiglione in legno. Al suo interno è conservata la tela lunga nove metri a sviluppo circolare realizzata dal pittore Elisar von Kupffer nel 1923 e raffigurante il Paradiso. Nella costruzione sono anche esposte altre opere minori e documenti dello stesso artista. Si può anche osservare un plastico che rappresenta il «Sanctuarium artis Elisarion» di Minusio, prima della sua trasformazione in Centro Culturale.
Fa parte del percorso anche l'albergo progettato nel 1927 da Emil Fahrenkamp, esponente della Bauhaus. |
Aspetti storici: | Sulla collina di Ascona si riunirono a partire dall'inizio del secolo XX intellettuali e artisti alla ricerca di valori e modi di vita alternativi: fra loro chi era vegetariano, chi predicava il ritorno alla vita rurale, chi sosteneva l'utilità delle pratiche igieniste all'aria aperta (ginnastica, sole e bagni freddi), chi propagandava l'anarchia e il libero amore. Furono i fondatori del movimento – Henry Hoendekoven, figlio di un industriale belga, e Ida Hoffmann, femminista - che diedero al luogo e al movimento il nome di monte Verità. Nel primo ventennio del '900 Monte Verità attrasse pensatori, scrittori, artisti, anarchici e chiunque fosse interessato a sperimentare in completa libertà le proposte rivoluzionarie del gruppo. Nel 1926 il barone Eduard von der Heydt acquistò il monte Verità e, mentre alcuni adepti del movimento emigravano in Brasile, ne fece un punto di riferimento per molti intellettuali europei. A Monte Verità passarono molti personaggi: dall’anarchico Michail Bakunin, a Rudolf von Laban con la sua rivoluzionaria scuola di danza, Isadora Duncan, Dimitri e il suo teatro, Theodor Reuss capo dell'Ordine dei Templari d'Oriente, gli artisti Marianne von Werefkin, Alexej von Jawlensky, Arthur Segal, i dadaisti Hugo Ball, Hans Arp, Hans Richter, El Lissitzky, gli artisti del Bauhaus Albers, Bayer, Breuer, Schawinsky, Schlemmer, César Domela gli espressionisti svizzeri Ignaz Epper, Fritz Pauli, senza dimenticare anche Erich Maria Remarque e Carl Jung.
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| A cura di: Boglioni Daniela | |