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Il Turusc: La parlata degli ombrellai

“Circa il nome di battesimo della parlata taruscina mi ero convinto che fosse stato raccolto in loco […] infatti, sul Vergante, i nostri contadini chiamavano “tarùsc” quel residuo che si raccoglie con più attenzione, assieme alla terra, là dove v’era stato depositato un mucchio di letame o di fogliame. […]


Ma, in seguito, mi sono trovato di fronte ad una latra allettante apertura.


Nelle ricerche etimologiche più plausibili, mi sono trovato anche impigliato in una chiara ridondanza di elementi tedeschi infiltratisi nel tarùsc. Per la qual cosa mi sono visto giustificato nel mio ripiegamento sulle seguenti parole del tedesco odierno, tarnen (maschera) e tarnung (mascheramento).


Mascherare!… ecco la parola che mette in campo la precisa finalità che moveva la categoria dei lusciat a servirsi di un linguaggio atto a camuffare i loro discorsi, a contatto con altra gente estranea alle loro intese ed ai loro affari.


 


Bisogna che precisi chi siano stati i creatori della parlata del tarùsc. Furono i primi ombrellai del Lago Maggiore, specie del Vergante (da Arona a Gravellona) quegli uomini di primo lancio che da se stessi si erano denominati lusciàt. […]


Quanto al lento formarsi del singolare vernacolo del “tarùsc” che aveva un perché specifico di non lasciar capire verbo ai profani del mestiere, non c’è da vedervi alcunché di ermetico e tantomeno di arcano. Allo stesso modo avevano già dato l’avvio a dei propri vernacoli anche i magnani (stagnini) ed i mulita (arrotini). […]


 

[…] la loro probabile provenienza è […] in prevalenza dall’italiano, dal tedesco, dal francese e dallo spagnuolo. Comunque è da notare che gli elementi eterocliti di così differenziata importazione si dovettero condizionare alle leggi fonetiche ed alle angolosità del nostro dialetto, anzi alle diverse edizioni dialettali dei 40 paesi della Repubblica dell’Ombrello. […]”

Un ombrellaio al lavoro in un'immagine d'epoca

 
Bibliografia:
Manni da Massino P.E., Il Tarùsc: la parlata degli ombrellai. Dizionarietto etimologico, AGV Capelli, Varallo.
Altre Fonti:
www.cobianchi.verbania.it www.provincia.verbania.it www.varesegallery.comwww.gignese.it

A cura di: Daniela Boglioni