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Approfondimento Dentro l' acqua l' ossigeno

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Torrente S. Giovanni. I salti, le cascatelle favoriscono la riossigenazione delle acque.

 

Acque fredde e ricche di ossigeno di un torrente di montagna. Foto archivio Gianoglio M., Verbania.






 

L'acqua di questo rio arriverà al torrente sottostante ricca di ossigeno.Foto archivio Gianoglio M.,Verbania.

 
Descrizione specifica del manufatto:

L’ossigeno disciolto in acqua è condizione indispensabile alla vita dei pesci e di ogni altro organismo acquatico. Esso è infatti uno degli indici più significativi della purezza di un corso d’acqua. La concentrazione di ossigeno nelle acque è il risultato di due processi  opposti che tendono a sottrarre, o addizionare ossigeno. La presenza di sostanze organiche in fase di decomposizione, gli scarichi urbani e industriali concorrono al consumo di ossigeno delle acque, mentre la fotosintesi del fitoplancton e delle piante acquatiche e la turbolenza superficiale delle acque, tende ad aumentare l’ossigeno disciolto. Il rapporto tra i due processi influisce sulla capacità del corso d’acqua di autodepurarsi, inteso come capacità di ripristinare le condizioni iniziali di ossigenazione.In corsi d’acqua in cui il tenore d’ossigeno disciolto è molto basso, si assiste al prevalere di specie acquatiche più resistenti come le carpe, le larve di moscerino e i vermi di fognatura. Se ne deduce che, in un ecosistema perturbato dalla presenza di inquinanti, in cui il primo sintomo negativo è la diminuzione di ossigeno,
si assiste alla riduzione o alla scomparsa delle specie più pregiate e allo stesso tempo più sensibili all’inquinamento, mentre si ha la proliferazione di poche specie resistenti. A parità di perturbazione sono più stabili quegli ecosistemi dotati in partenza di un’alta diversità biologica.
In conclusione una perturbazione inquinante riduce la diversità biologica e produce una situazione di sostanziale monotonia genetica. La diminuzione delle specie di una comunità può essere usata come spia per accertare la presenza di inquinamenti ambientali ed è direttamente legata al tenore di ossigeno delle acque.
La quantità di ossigeno si misura in milligrammi per litro (mg/l) in percentuale di saturazione d’ossigeno, in funzione della pressione atmosferica e della temperatura, essendo la solubilità dell’ossigeno delle acque direttamente proporzionale alla pressione e inversamente proporzionale alla temperatura.
Il metodo chimico di determinazione  è il Winckler , un metodo che fissa l’ossigeno dell’acqua attraverso la formazione di composti ossigenati, dalla cui concentrazione si risalirà poi a quella di ossigeno di origine.
Esistono pratici kit da campo che permettono l’applicazione in ambito didattico e in educazione ambientale, anche con studenti delle scuole medie inferiori.

Bibliografia:
1. Sutti S., Mens ,manuale da campo per il monitoraggio dei fiumi ,Mantova 1999.
2.Ghetti P.F. e G. Bonazzi, I macroinvertebrati nell’analisi di qualità dei corsi d’acqua.

Manuale di applicazione I.B.E. modificato, Provincia Autonoma  di Trento, 1986.  

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